18 Feb WMC 2011, la nostra esperienza
Molte idee e novità, qualche delusione, e la conferma che la ripresa c’è ed è guidata dai paesi extra europei. Luci, ed ombre, di questo Mobile World Congress 2011 in quel di Barcellona.Come annunciato la scorsa settimana, abbiamo trascorso gli ultimi cinque giorni a Barcellona in occasione del Mobile World Congress 2011 (QUI tutte le foto). Quest’anno le differenze non sono mancate, non tanto nei prodotti che seguono sicuramente l’evoluzione tecnologica, ma nei segnali che gli espositori e i partecipanti si comunicavano l’un l’altro.
Anzitutto c’è da dire che, come sempre, la grande assente era l’Italia. Per noi è una grande spina nel fianco vedere che gli italiani erano pochi, che solo Funambol (americana, ma fondata dall’italianissimo Fabrizio Capobianco) Ascot e Cellular Line ci rappresentavano, e che soprattutto mancava qualsiasi presenza istituzionale. Assenti l’italianissima TIM, Telecom (aveva in realtà un banchetto dentro lo stand Intel per Cubo Vision), e i big player nostrani. Della necessaria promozione che il nostro paese dovrebbe fare alle proprie aziende in crescita nemmeno l’ombra. Al contrario presentissimi Spagna, Scozia, Irlanda, Germania, Svezia, Belgio, Catalogna, Bretagna, per non dire di Israele, Canada e Giappone fuori dall’Europa. Insomma, viene da chiedersi che faccia il nostro ministero dello sviluppo.
Grande protagonista scontato del Forum l’Asia, con i cinesi a farla da padrone spalla a spalla con i coreani e una pattuglia giapponese. Straordinario il commento di un manager cinese (uno dei pochi che era in grado di parlare in inglese), che parlando del budget per l’anno in corso ha detto: “il nostro budget per quest’anno non ha limiti”. Cose che persino Marchionne proverebbe una punta d’invidia.
Migliaia i gadget nuovi, tra cellulari, tablet che hanno decuplicato la propria presenza, e i nuovi dispositivi 4G alias LTE su cui cinesi, coreani ed americani sembrano avere investito tantissimo.
Infine quello che è il nodo più importante per chi come noi si occupa di sviluppo: i sistemi operativi. Android grandissima presenza, con propri gadget promozionali negli stand di OGNI produttore, e uno stand proprio attrezzatissimo che mostrava tutta la forza dell’ecosistema, Apple assente ma molto presente dato che tutti la usavano come pietra di paragone, WP7 la grande terza incognita, BlackBerry e WebOS di HP/Palm novità interessanti per differenti ragioni. Interessante anche l’incognita MeeGo dopo l’abbandono parziale di Nokia.
Cosi vi lasciamo con una domanda, dopo Andorid e iOS, voi, dove vorreste investire?
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